sabato 5 giugno 2010

Questo blog chiude ......

Era da un po di giorni che ci pensavo.....mi spiace chiudere questo blog,ma mi rendo conto che il tempo a disposizione non è tanto. Questo blog resterà aperto ma non verranno più pubblicati altri post.

Resterà attivo,non lo cancellerò,ma chiunque volesse continuare a leggere poesie ,aforismi e altro,potrà trovarli nel blog di Lufantasygioie.
Grazie ai sostenitori e ai commenti che mi avete lasciato.
LU

mercoledì 2 giugno 2010

Il suono di mille silenzi


Ho letto questo libro in 2 giorni.....
Era da tanto che non leggevo,un po per mancanza di tempo,un po perchè non mi attirava nessun libro ultimamente...ve lo consiglio,vi lascerà il segno.

Quella di Emma è una storia vera,la coraggiosa lotta di una bambina per sopravvivere al nulla cui la vita l'aveva condannata,persa tra le mille anime di un istituto dove neppure il nome le appartiene del tutto.
La testimonianza dolorosa e disarmante di un'infanzia negata,molto più vicina a noi di quanto si possa immaginare.

domenica 30 maggio 2010

Vivi la vita di Madre Teresa di Calcutta




La vita è un'opportunità, coglila.

La vita è bellezza, ammirala.

La vita è beatitudine, assaporala.

La vita è un sogno, fanne una realtà.

La vita è una sfida, affrontala.

La vita è un dovere, compilo.

La vita è un gioco, giocalo.

La vita è preziosa, abbine cura.

La vita è una ricchezza, conservala.

La vita è amore, godine.

La vita è un mistero, scoprilo.

La vita è promessa, adempila.

La vita è tristezza, superala.

La vita è un inno, cantalo.

La vita è una lotta, accettala.

La vita è un'avventura, rischiala.

La vita è felicità, meritala.

La vita è la vita, difendila.

mercoledì 26 maggio 2010

Lettera ad un figlio di Rudyard Kipling



Se puoi vedere distrutto il lavoro di tuttta la tua vita

e senza dire una parola ricominciare,

se puoi perdere i guadagni di cento partite

senza un gesto e senza un sospiro di rammarico,

se puoi essere un amante perfetto

senza che l'amore ti renda pazzo,

se puoi essere forte senza cessare di essere tenero

e sentendoti odiato non odiare, pure lottando e difendendoti.

Se tu sai meditare, osservare, conoscere,

senza essere uno scettico o un demolitore,

sognare senza che il sogno diventi il tuo padrone,

pensare senza essere soltanto un pensatore,

se puoi essere sempre coraggioso e mai imprudente,

se tu sai essere buono e saggio

senza diventare nè moralista, nè pedante.

Se puoi incontrare il Trionfo e la Disfatta

e ricevere i due mentitori con fronte eguale,

se puoi conservare il tuo coraggio e il tuo sangue freddo

quando tutti lo perdono.

Allora i Re, gli Dei, la Fortuna e la Vittoria

saranno per sempre tuoi sommessi schiavi

e, ciò che vale meglio dei Re e della Gloria,

Tu sarai un uomo.

Rudyard Kipling

domenica 23 maggio 2010

Un sorriso di Gino Mazzella



Un sorriso non costa niente e produce molto arricchisce chi lo riceve,

senza impoverire chi lo da.

Dura un solo istante,

ma talvolta il suo ricordo è eterno.

Nessuno è così ricco da poter farne a meno,

nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.

Crea la felicità in casa,

è il segno tangibile dell'amicizia,

un sorriso da riposo a chi è stanco,

rende coraggio ai più scoraggiati,

non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,

perché è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.

E se qualche volta incontrate qualcuno

che non sa più sorridere,

siate generoso,dategli il vostro,

perché nessuno ha mai bisogno di un sorriso

quanto colui che non può regalarne ad altri.

giovedì 20 maggio 2010

Stella di Ungaretti




Stella, mia unica stella,
Nella povertà della notte sola,
Per me, solo, rifulgi,
Nella mia solitudine rifulgi;
Ma, per me, stella
Che mai non finirai d’illuminare,
Un tempo ti è concesso troppo breve,
Mi elargisci una luce
Che la disperazione in me
Non fa che acuire.

martedì 18 maggio 2010

Sensazioni di Paola

Questa poesia,risale al 1970,è stata scritta da Paola
eccola:


Polvere di luna,
infinità di luce,
sogno d'eterno,ricordo di pace...
darsi al vento come piuma....
attimi d'incanto,impalpabili profumi,
ombre fugaci,
melanconia dolcissima
di un'oasi d'amore,
rabbia d'intensi sapori,
estasi d'immenso....
....dolce abbandono.

domenica 16 maggio 2010

Fuga di giovinezza di Herman Hesse



La stanca estate china il capo
specchia nell' acqua il suo biondo volto.
Erro stanco e impolverato
nell' ombra del viale.

Tra i pioppi soffia una leggera
brezza. Il cielo alle mie spalle e' rosso
di fronte l' ansia della sera
- e il tramonto - e la morte.

E vado stanco e impolverato
e dietro a me resta esitante
la giovinezza, china il capo
e non vuole più seguire la strada con me.

venerdì 14 maggio 2010

Tutto e niente di Paola

Un'altra poesia della bravissima Paola

Spero che vi piaccia...E' stata scritta nel 1974



Piccola cosa,

fatta di niente;

dolci,muti occhi

tra fragili piume.



Non sei che un povero,

piccolo uccello imflume,

ma in te c'è amore,

libertà,

pace....

in te,piccola vita,

l'universo intero.

mercoledì 12 maggio 2010

Torcello di Stuto



Battistero
campanile
chiesa
su un'isola sospesa
nella galleria-laguna
fluenti smeraldi
nei canali
rivela la luna

lunedì 10 maggio 2010

Foglie a Milano di Stuto


Il libro
tutto
è
poesia
senza tempo
come l'anima
che per "magia"
prende corpo
e voce
nel suo grembo
scorriamo
ma sorgente e foce
non conosciamo

giovedì 6 maggio 2010

Sonderkommando Auschwitz



Tratto dal libro
Sonderkommando Auschwitz
di Shlomo Venezia

"Tutto mi riporta in quel campo.Qualunque cosa faccia,qualunque cosa veda,il mio spirito torna sempre nello stesso posto....Non si esce mai,per davvero,dal Crematorio."
Sono parole di Shlomo Venezia,ebreo di Salonnico,di nazionalità italiana;è uno dei pochi sopravvissuti del sonderkommando di Auschwitz-Birkenau,una squadra speciale selezionata tra i deportati con l'incarico di far funzionare la spietata macchina di sterminio nazista.
Gli uomini del Sonderkommando accompagnavano i gruppi di prigionieri alle camere a gas,li aiutavano a svestirsi,tagliavano i capelli ai cadaveri,estraevano i denti d'oro,recuperavano oggetti ed indumenti negli spogliatoi,ma soprattutto si occupavano di trasportare nei forni i corpi delle vittime.
Un lavoro organizzato metodicamente all'interno di un'orrore che non conosce eccezioni:il pianto disperato di un bimbo di tre mesi,la cui madre è morta asfissiata dal gas letale richiama l'attenzione del Sonderkommando,lo scavare frenetico tra i ciorpi inanimati,il ritrovamento e subito dopo lo sparo isolato della SS di guardia che ammutolisce per sempre quel vagito consegnandolo alla storia.

Vi consiglio di leggere questo libro,per chi ancora non lo conoscesse...non dedichiamogli solo la data del 27 gennaio..
Questi sono libri che vanno letti sempre ,nell'arco dell'anno!

domenica 2 maggio 2010

Nuda di Plablo Neruda



Nuda
Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia,terrestre,minima,rotonda,trasparente,
hai linee di luna,cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e le stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva sottile,rosea finchèè nasce il giorno
e t'addentri nel sotteraneo del mondo

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne,si veste ,si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.

Giardino veneziano di Stuto



Dall'acqua
germogliano
le case
volti
rosati
dal tramonto
umane isole
rispondono al saluto
che infinito dilaga
nell'azzurro

venerdì 30 aprile 2010

Aforismi di Gibran

Fà,o Dio,che io sia preda del leone,prima che Tu faccia del coniglio la mia preda

Sette volte ho disprezzato la mia anima.
La prima volta,fu quando la vidi timorosa di poter toccare le altezze.
La seconda volta,fu quando la vidi zoppicante dinanzi allo storpio.
La terza volta,fu quando le fu dato di scegliere tra via ardua e via facile,ed essa scelse quella facile.
La quarta volta,fu quando commise un torto e si confortò pensando che anche altri commettono torti.
La quinta volta,fu quando diventò tollerante per debolezza,e attribuì alla forza qualla sua pazienza.
La sesta volta,fu quando disprezzò la bruttezza di un volto,e non lo riconobbe come una delle sue maschere.
E la settima volta,fu quando levò un canto di lode e ritenne che fosse questa una virtù.


Alcuni di noi sono come l'inchiostro e altri come la carta.
E se non fosse per il nero di alcuni di noi,alcuni di noi sarebbero muti.
E se non fosse per il bianco di alcuni di noi,alcuni di noi sarebbero ciechi.



La realtà dell'altro non è in ciò che egli rivela,ma in ciò che non riesce a rivelarti.
Perciò,se vuoi capire l'altro,non dare ascolto a ciò che egli ti dice,ma piuttosto a ciò che egli non dice.

lunedì 26 aprile 2010

Felicità

Questa è una poesia di Paola
tratta dal libricino che mi ha regalato.....
Spero piaccia anche a voi come è piaciuta a me!


In un fiore
umido del suo pianto,
nel volto di un bimbo
che ti sorride,
in una dolce parola
sol per te pronunciata,
nel canto di un usignolo
che ricorda primavera,
negli occhi di un cane
che,muto,ti chiede una carezza,
nella profondità del mare,
nell'immensità del cielo,
nella più piccola cosa,
più umile,più semplice.....puoi trovare Felicità


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sabato 24 aprile 2010

Vivere

Ogni ciottolo
è sentiero
ogni pietra
edificio
ogni respiro
atmosfera

di Alfio Stuto


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giovedì 22 aprile 2010

Essenza

l'essenza
è il tutto e il nulla
l'affollata confusione
e il vuoto
assoluto
in cui ritrovi
Te stesso


di Alfio Stuto

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martedì 20 aprile 2010

Cantù

Al tramonto
il sole si è sdoppiato
un disco infuocato
e il suo gemello
acquerello di nubi
nel cielo
disegnano gli uccelli

Di Alfio Stuto


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domenica 18 aprile 2010

Il nostro piccolo segreto


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Per 10 anni Duncan Faihust è stato molestato.
Per 10 anni ha subìto coercizioni umilianti,ha dovuto guardare materiale pornografico,è stato coinvolto in prestazioni sessuali.
Dal padre.
La sua storia mostra uno degli aspetti più odiosi dell'abuso tra le mura domestiche,peggiore persino della brutalità perchè il trauma,in questo caso,è subdolo e le conseguenze ancora più devastanti.
Per Duncan le attenzioni morbose incominciano quando è piccolissimo,e degenerano rapidamente in un rito sigillato di menzogne e ricatti morali:"papà ti vuole bene"..."tutti fanno così"..."è il nostro segreto".
Il bimbo cresce incerto e confuso,pieno di sensi di colpa per provare,di fronte a tanto "affetto",solo repulsione e insofferenza.
Il disagio interiore aumenta di pari pari passo con la consapevolezza e il confronto con il mondo esterno,finchè a 14 anni,sentendosi isolato e senza aiuto,Dancan tenta il suicidio.
A quel punto le violenze cessano,ma lui sembra ormai votato all'autodistruzione.
Solo grazie all'amore di una ragazza riuscrirà a riemergere da un lungo periodo di disordine ,droga e alcol,e a trovare la forza di trascinare il genitore davanti a un tribunale.
Una storia scomoda,senza mezzi termini,che solleva un grave problema sociale.
Fairhust ha voluto raccontarla per dare testimonianza personale degli effetti degli abusi infantili e per incoraggiare le vittime a farsi avanti.

Un libro da leggere,magari quest'estate sotto l'ombrellone....

martedì 6 aprile 2010

Sonia di Alfio Stuto


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In un volto
il giorno
tutto intero
il fiero bagliore
dell'alba
il fuoco
del tramonto
il mondo
dei mondi
nella sera
respira l'anima
amori
senza tempo

lunedì 5 aprile 2010

Cantù di Alfio Stuto

Mentre il giorno
tramonta nella sera
e l'azzurro trascolora nel turchino
un vivido pianetino fa l'occhiolino
a me che avanzo tra verdi spruzzi
animati dal vento
e alberi che l'ombra ridipinge
compagni
reali
che il giorno asconde
nel chiarore totale



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domenica 4 aprile 2010

Ammore perduto


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Ammore perduto,
ì t'ero truvato,
nun aggio saputo
tenerte cu mme.
Ammore perduto,
mm'ha ditto stu core
ca tarde ha saputo
tu ch'ire pe mme.

di totò

sabato 3 aprile 2010

Buona Pasqua


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Auguri di Buona Pasqua a tutti voi......

Aforismi di Hesse

Contro la morte io non ho bisogno di alcuna arma perchè la morte non esiste.C'è però una cosa:la paura della morte.Ma di questa si può guarire.


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Chi possiede coraggio e carattere,è sempre molto inquietante per chi gli sta vicino.


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Di una storia è vera solo quello che l'ascoltatore crede.


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Il borghese definisce "reali"solo le cose che da tutti,o da molti,sono avvertite tali.


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Soltanto in guerra è permesso uccidere,perchè in guerra nessuno uccide per odio,per invidia o per proprio tornaconto,ma perchè è richiesto dalla comunità.

giovedì 1 aprile 2010

Estasi di Stuto

"Estasi"

Andare
riandare
ricordare
dimenticare
fondere
confondere
fatti
luoghi
persone
emozioni
lasciarsi andare
sull'Arno
alla corrente
di ponte in ponte
dalla fonte

mercoledì 31 marzo 2010

Tramonto di Stuto

"Tramonto"
Magia di un pomeriggio
radioso di sole
aureola di nubi
al mio avanzare
onda
nell'onda
pioggia arcobaleno

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martedì 30 marzo 2010

Vento da ovest


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mi portò
verso quel piccolo universo
infinito
di perle vestito
che un dì
pace mi donò.



Silenzioso
venne a bussare
portando
sereno nell'animo mio.

Niente nuvole
sotto
quel cielo,
perchè il vento non stanca mai...

Cammino
in salita
verso la deserta collina,
poi
seduta
sotto il nostro albero
secolare
guardando in direzione mare
aspetto il sole
tramontare.

Dolce è sentire,
la man tua quando si posa
sulla fronte mia.

Arriva anche la dolce luna,
porta
una tempesta di stelle
nella notte buia.

Musa ispiratrice,
donna vera
dal
nome comune
e dal cuore unico.




Grazie di far parte dei giorni miei...

Alexia

lunedì 29 marzo 2010

Vorrei altri Natali

Un'altra poesia di Paola,spero che vi piaccia
a me è piaciuta tanto......


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Vorrei altri Natali:
sognare che domani,sotto l'albero,
ci sarà quella bambola:la mia "Bionda";
accarezzare quella pecorella
e ridere del suo tremulo belato;
salire su quell'asinello a dondolo

e farne il mio indomito destriero;
rimanere incantata per ore
di fronte a quel magico presepe
per me costruito con infinito amore:
spostare la pastorella,
avvicinare il vecchio alla capanna,
muovere i cigni del laghetto....
sentirmi inginocchiata vicino al Bambinello.

Vorrei altri Natali,
e il cuore di una bimba,
serena, giocosa, colma di felicità.
Abbracciare chi per me
dava la vita e spiava,
negli occhi miei, la gioia.

Vorrei altri Natali:
indossare quel maglioncino coi leprotti
da dolci mani di mamma ricamato,
e vivere ancora
la magica atmosfera
di lontane e indimenticabili giornate,
con chi, da anni,
non è più con me.

Paola

domenica 28 marzo 2010

Poesia di Alexia

Con questa poesia Alexia ha partecipato al 1°concorso di poesie di Ermes.....
Per me era delle delle migliori,e penso che sia valsa la pena di partecipare.Alexia scrive delle belle poesie che vi consiglio di leggere andano sul suo blog.....



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Piccola Fede
vedi solo ciò che è in te,
volgi il tuo sguardo più in là
c'è sorella Carità,
altruista
riversa il suo Amore
incondizionato
sull'Umanità.
Oh tu Speranza mia,
che delle tre sorelle
maggiormente saggia sei,
fai pace con la ragione
che frena la tua voglia di farmi volare
impedendomi di sognare.

sabato 27 marzo 2010

Ultima Dea


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Giunge alfine, ultima Dea
ed è di azzurro vestita
Madre consolatrice
di chi, deluso, amareggiato
è prigioniero di un baratro infinito
Parla, e la sua voce è canto
è melodia per chi null'altro aspetta
Carezza menti sconvolte
mostrando orizzonti sereni
E' l'ultima svolta
prima di ogni abbandono
A lei si volge il cuore
che tutto ha perduto nella vita
E' l'aurora dei sogni tramontati
il balsamo di ferite ripetute
la luce dopo il buio
il sollievo dopo il dolore
è risveglio, ristoro, conforto
E' la Speranza che mai deve morire.

venerdì 26 marzo 2010

Evoluzione di Stuto

"Evoluzione"
Animali marini
essere umani
tutti gemelli
un tempo
oggi i primi
vivono nell'acquario
per i secondi
il sudario
è(già)in prova


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giovedì 25 marzo 2010

Pioggia di Stuto

"Pioggia"

Acqua sui tetti
uccelli dai tetti
foglie sui viali
spoglie mortali
immortali voglie


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mercoledì 24 marzo 2010

La promessa del giorno di A.Stuto

"La promessa del giorno"
La tempesta dell'anima
è in agguato
ma noi non coglieremo la sua sfida
nell'ora del riposo
sognerò del nostro presente
e del tuo futuro
forse al risveglio vedrò
tutto più chiaro



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martedì 23 marzo 2010

Firenze di Stuto

"Firenze"

Prato fiorito
d'arte
in cui l'anima
si distende
e la mente

lunedì 22 marzo 2010

Se muoio sopravvivimi di Neruda


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Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.
Non voglio che vacillino il tuo riso nè i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto,sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.
E' una casa sì grande l'assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell'aria.
E' una casa sì trasparente l'assenza
che senza vita io ti vedrò vivere
e se soffri,amor mio,morirò nuovamente.

domenica 21 marzo 2010

Confusione di Stuto

"Confusione"
La mia mente
è carta assorbente
macchie-pensieri
si dilatano
fondono
confondono
al grigio totale
cielo
che spiove
sugli alberi e le case


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Il più prolifico dei Serial Killer


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Ottobre 2000
Robert Yates Jr,padre di 5 figli,pilota militare decorato per i servigi resi alla nazione,membro della Guardia Nazionale,viene dichiarato colpevole di 15 omicidi e sospettato di altri 18.
E' il più prolifico serial killer mai condannato nello stato di Washington.
Nato in una famiglia apparentemente normale,circondato dall'affetto e dal sostegno dei genitori,Yates si rivela un bimbo ubbidiente,uno studente attento,un ottimo sportivo,inserito nella squadra di football della high school che frequenta.
Ha una grande passione,che coltiva non appena si rende economicamente indipendente:le auto.
Ama pulire e lucidare la Corvette bianca che possiede,con la quale attraversa lentamente il quartiere a luci rosse della sua città:qui individua e uccide almeno 8 delle 15 vittime che gli vengono attribuite;quasi tutte le donne uccise hanno alle spalle una storia di droga e prostituzione.
Il primo cadavere viene ritrovato il 22 febbraio del 1990.
La vittima è stata uccisa con un colpo alla testa.Per 10 anni si susseguono omicidi con caratteristiche simili.
Dopo un'estenuante lavoro di investigazione che coinvolge le forze dell'ordine di numerosi stati americani,Yates viene identificato e arrestato.Accusato dell'omicidio di 10 donne nella zona di Spokane tra il 1996 e il 1998,di 2 delitti avvenuti nel 1975 a Walla Walla,Washington,e della morte di un'altra vittima,il cui corpo viene rinvenuto nella contea di Skagit nel 1998,Robert Yates viene condannato a 408 anni di carcere.
Prima dell'inizio del processo,i familiari sottoscrivono una dichiarazione:"Bobby è un figlio amorevole,attento e sensibile,un fratello simpatico e disponibile,un padre comprensibile,generoso e dedito alla famiglia,a cui piace giocare a football,pescare e andare in campeggio con i figli.
Noi ci sentiamo profondamente affranti per le famiglie che hanno subito una perdita.Chiediamo che tutti i giudizi siano sospesi fino a che il giusto percorso della legge non sia terminato!Firmato:i membri della famiglia di R.Yates.
Ma il suo debito con la giustizia non è ancora stato saldato,perché dal carcere di Pierce,Yates viene trasferito a Tacoma dove gli viene contestata un'altra imputazione:si ritiene sia responsabile del duplice omicidio di Connie La-Fontaine Ellis e Melinda Mercer.
L'accusa,avanzata dal procuratore durante il dibattimento,è terribile:"Yates aveva un hobby diabolico.Uccideva per il piacere del brivido e perché amava poi avere rapporti sessuali con i cadaveri."
Il processo dura meno di 2 mesi.La giuria stabilisce per Yates la pena di morte per l'omicidio aggravato di Connie e Melinda.
Nell'ascoltare la sentenza,l'uomo,con lo sguardo basso,afferma:"Mi piacerebbe ringraziare la corte per la disponibilità accordatami e la professionalità mostrata".Lo fa con l'ultima dichiarazione,letta in aula.

Ho preparato questa dichiarazione così da non lasciare nulla nel mio cuore che debba essere detto.A tutte le famiglie delle vittime,alla mia famiglia e alla società,alle famiglie di Melinda e Connie,lo so che state soffrendo molto.Non ho parole per confortarvi,per spiegare,giustificare o attenuare tutto il male ,la sofferenza,la perdita e la morte che ho causato.
Alcune cose non possono essere essere comprese con linguaggio umano.Il mondo è un luogo spaventoso,e io l'ho reso per molti ancora più terribile.Ho causato molta sofferenza e devastazione.Centinaia di persone sono state ferite e sono addolorate a causa dei miei gesti.Ho lasciato che il peccato entrasse nella mia vita.Ho lasciato che crescesse e maturasse in me fino alle estreme conseguenze:la morte.La ricompensa per il peccato porta alla morte.Il peccato e la trasgressione possono avere inizio impercettibile,ma se lasciati senza controllo,maturano in qualcosa di orribile.Credo che il peccato ci accechi.Io sono rimasto accecato.Con il peccato dentro non avevo il potere di sconfiggere questa mia natura malvagia.
C'erano momenti-lunghi periodi-in cui mi trovavo fra crimini raccapriccianti e c'erano momenti di relativa calma:non accadeva niente di male.Ma quella natura peccaminosa,che ha causato così tanta violenza,non mi ha mai veramente lasciato.La Bibbia dice che il cuore è infido sopra ogni altra cosa e non vi è rimedio;chi può capirlo?I nostri cuori possono ingannarci oltre qualsiasi nostra capacità di comprendere,e sicuramente il mio lo poteva.Da qualche parte,fra tutta questa devastazione,Dio bussava alla porta del mio cuore,ma non lo potevo accogliere dentro di me.................................................................................................

Robert Yates,si trova oggi nel braccio della morte,in attesa dell'esecuzione.


Le mie conclusioni a questa storia sono tante domande senza risposta:
Possibile che nessun familiare abbia mai notato nulla?
Possibile che quest'essere sia sempre ritornato a casa con i vestiti lindi e puliti?
Possibile che quest'uomo,dopo aver ucciso tanti innocenti senza nessun rimorso,nessun dubbio che il suo comportamento fosse sbagliato,in carcere solo leggendo la Bibbia abbia capito che aveva commesso delle atrocità?
Mi spiace ma io no credo che nessuno non si sia mai reso conto di nulla e che una semplice lettura di testi sacri ti faccia capire che sei semplicemente un MOSTRO e nient'altro e che la pena di morte è la cosa che più merita al mondo!
Lu

sabato 20 marzo 2010

La bambina dei fiammiferi


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C'era un freddo terribile,nevicava e cominciava a diventare buio;ed era la sera dell'ultimo dell'anno.Nel buio e nel freddo,una povera bambina,scalza e a capo scoperto,camminava per la strada;aveva le ciabatte quando era uscita da casa,ma a che cosa le sarebbero servite?Erano troppo grandi per lei,tanto grandi che negli ultimi tempi le aveva usate la mamma.E ora la piccola le aveva perdute subito,quando due carri che passavano a forte velocità l'avevano costretta ad attraversare la strada di corsa.Una ciabatta non riuscì più a trovarla,e l'altra se la prese un ragazzo,dicendo che l'avrebbe usata come culla quando avesse avuto dei figli.
Ora la bambina camminava scalza,e i suoi piedini nudi erano viola per il freddo;in un vecchio grembiule aveva una gran quantità di fiammiferi e ne teneva un mazzetto in mano.
Per tutto il giorno non era riuscita a vendere nulla e nessuno le aveva dato neppure una monetina;era lì affamata ed infreddolita,e tanto avvilita,poverina!
I fiocchi di neve si posavano tra i lunghi capelli dorati che si arricciavano graziosamente sul collo, ma lei a questo non pensava davvero.Le luci brillavano dietro ogni finestra e per la strada si spandeva un delizioso profumino di oca arrosto:era la sera dell'ultimo dell'anno,e proprio a questo lei pensva.A un angolo della strada formato da 2 case,una più sporgente dell'altra,sedette e si rannicchiò,tirando a sè le gambette,ma aveva ancora più freddo e non osava tornare a casa.Temeva che suo padre l'avrebbe picchiata,perchè non aveva venduto nessun fiammifero e non aveva neppure un soldo.E poi faceva così freddo anche a casa!Avevano solo il tetto sopra di loro e il vento penetrava tra le fessure,anche se avevano cercato di chiuderle con paglia e stracci.
Le manine si erano quasi congelate per il freddo.Ah!Forse un fiammifero sarebbe servito a qualcosa.Doveva solo sfilarne uno dal mazzetto e sfregarlo contro il muro per scaldarsi un pò le dita.
Ne prese uno,e "ritsch",contro il muro.Come scintillava!Come ardeva!Era una fiamma calda e chiara e sembrava una piccola candela quando lo circondava con le manine.Che strana luce!La bambina credette di trovarsi seduta davanti ad una stufa con i pomelli d'ottone e il fuoco bruciava e scaldava così bene!No,che succede?Stava già allungando i piedini per scaldare un pò anche quelli,quando la fiamma scomparve.E con la fiamma anche la stufa.
E si ritrovò seduta per terra,con un pezzetto di fiammifero bruciato tra le mani.
Subito ne sfregò un altro,che illuminò il muro rendendolo trasparente come un velo.Così potè vedere nella stanza una bella tavola imbandita,con una tovaglia bianca e vasellame di porcellana e un'oca arrosto fumante,ripiena di prugne e di mele!All'improvviso l'oca saltò giù dal vassoio e si trascinò sul pavimento,già con la forchetta e il coltello infilzati nel dorso,proprio verso la bambina:ma in quell'istante il fiammifero si spense e davanti alla bambina rimase solo il muro freddo.Allora ne accese un altro.E si trovò ai piedi del più bello degli alberi di Natale.Era ancora più grande e decorato di quelo che aveva visto l'anno prima attraverso la vetrina del ricco droghiere;migliaia di candele ardevano sui rami verdi e figure variopinte pendevano dall'albero,proprio come quelle che decoravano le vetrine dei negozi.Sembrava guardassero verso di lei:la bambina sollevò le manine per salutarle,ma il fiammifero si spense.Le innumerevoli candele dell'albero di Natale salirono sempre più in alto fino a diventare le chiare stelle del cielo;poi una di loro cadde,formando nel buio della notte una lunga striscia di fuoco"ora muore qualcuno"disse la bambina,perchè la sua vecchia nonna,l'unica che era stata buona con lei,ma che ora era morta,le aveva detto:"quando cade una stella,allora un'anima va al Signore".Accese un altro fiammifero che illiminò tutt'intorno,e in quel chiarore la bambina vide la nonna,lucente e dolce!"nonna!"gridò"prendimi con te!So che tu scomparirai quando il fiammifero si spegne;scomparirai com'è scomparsa la stufa,l'oca arrosto,l'albero di Natale!".E accese tutti gli altri fiammiferi che aveva ne mazzettto ,perchè voleva mantenere la visione della nonna;e i fiammiferi arsero con un tale splendore che era più chiaro che di giorno.
La nonna non era mai stata così bella,così grande.Trasse a se la bambina e la tenne in braccio;insieme si innalzarono sempre più nel chiarore e nella gioia.Ora non c'era più nè freddo ne fame,nè paura:si trovavano presso Dio.
La bambina venne trovata il mattino dopo in quell'angolo della strada,con le guance rosse e il sorriso sulle labbra.Era morta,morta di freddo l'ultima sera del vecchio anno.
l'anno nuovo ,avanzava sul suo piccolo corpicino,circondato dai fiammierimezzo bruciacchiati.
"ha voluto scaldarsi"commentò qualcuno,ma nessuno potevasapere le belle cose che lei aveva visto,nè in quale chiarore era entrata con la sua vecchia nonna,nella gioia dell'anno nuovo!

Perplessità di Stuto

"Perplessità"
Essere
divenire
o sostare
nell'illusione dell'esistenza
stanza
senza finestre
che riflette sè stessa


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venerdì 19 marzo 2010

Melodia di Natale


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Un suono,
lontano,
giunge al mio cuore solitario.

Un piffero di pastore
zufola delicato
nell'aria velata d'inverno
e una dolce melodia
riscalda l'anima mia
in questo nuovo Natale.
Tu, il mio pastore,
da tempo sognato,
inventi per me
una soave melodia

Il suono, armonioso, m'avvolge
ed è un cielo sempre azzurro;
tènere le sue note,
come tèneri sono i baci;
è una sublime canzone,
fatta di dolci promesse;
ed è un Natale diverso
che mai potrò scordare.


di Paola

Jessica di Stuto

"Jessica"
Occhi chiari
capelli neri
dal volto traspare
l'intima dolcezza
che la timidezza
esalta
ispirando empatia

giovedì 18 marzo 2010

Vanità


Vanità
d'inseguire chimere perdute
su ali di farfalla
svanite nel nulla,
dimenticate.

Vivere di strane apparenze,
di sapori dolciastri,
di languidi odori
esalanti veleno.

Morire nel sogno vano
di falsi amori...
lasciarsi inghiottire
da specchi mendaci...
bearsi di lodi
e crederle vere..
inutilmente rapiti
da vane illusioni.

Poesia del 1974- "Vanità" dipinto nel 2004

di Paola

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